Purtroppo, gli stereotipi sull’autismo sono molto numerosi. Elenchiamo di seguito alcuni tra i più diffusi.
Il bambino autistico non parla.
FALSO: alcuni bambini con autismo possiedono il linguaggio vocale. Spesso accade che lo sviluppino in ritardo rispetto ai pari oppure che lo utilizzino in modo non appropriato. Alcuni bambini che nei primi mesi/anni di vita non hanno un linguaggio vocale possono se, seguono un intervento basato sulle evidenze scientifiche, sviluppare un linguaggio vocale oppure imparare a comunicare i propri desideri con un altro strumento di comunicazione.
Il bambino con autismo non VUOLE comunicare con gli altri.
FALSO: molto spesso il bambino con autismo non SA come comunicare con gli altri. Non possiede le abilità che gli consentono di giocare e comunicare agli altri i propri desideri. Con l’inizio di un intervento volto a fornirgli queste competenze si riscontra un aumento delle interazioni spontanee messe in atto dal bambino nei confronti degli altri.
Il bambino con autismo è chiuso nel suo mondo e non vuole essere toccato.
FALSO: Ogni bambino, anche il pari a sviluppo neurotipico, ha delle proprie individualità e delle proprie caratteristiche distintive. Ad ALCUNI bambini con autismo non piace essere toccati. Ma non a tutti, anzi, per alcuni è molto divertente e piacevole il contatto fisico (essere presi in braccio, abbracciati) e il gioco fisico (il solletico ecc..).
Il bambino con autismo non migliorerà mai.
FALSO: La letteratura dimostra miglioramenti significativi nelle aree della comunicazione, dell’interazione sociale, dell’autonomia, delle abilità cognitive e accademiche di bambini con autismo che seguono interventi comportamentali. Seguire un intervento con dimostrate prove di efficacia consente ai bambini di ottenere miglioramenti significativi nelle diverse aree di abilità.
fonte: www.abautismo.it